TI VOGLIO UN BENE PUBBLICO (2019)

Concept and direction Elisabetta Consonni In collaboration with Sara Catellani Sociological consultancy Adriano Cancellieri Artistic consultancy Cristina Pancini Organization Chiara Panceri

 

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“The first man who, having enclosed a piece of ground, bethought himself of saying This is mine, and found people simple enough to believe him, was the real founder of civil society. From how many crimes, wars and murders, from how many horrors and misfortunes might not any one have saved mankind, by pulling up the stakes, or filling up the ditch, and crying to his fellows, "Beware of listening to this impostor; you are undone if you once forget that the fruits of the earth belong to us all, and the earth itself to nobody.” (J.J. Rousseau Discourse on the Origin of Inequality, 1754)

Ti voglio un bene pubblico is an urban game that reflects on dividing infrastructures such as gates, walls, fences that operate a partition within urban space. Everything around us is made of walls and fences; understanding their meaning opens up a critical approach to the normative organization of space. Ti voglio un bene pubblico plays with the relationships that urban space allows, questions the accessibility of closed spaces and questions the publicness of public spaces.

More on: ergonomicaproject.wordpress.com

and in Il palco di ‘Ti voglio un bene pubblico’ crea relazioni attraverso i muri urbani

 

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“Il primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire ‘questo è mio’ e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i piuoli o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: ‘Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno, siete perduti!’” (J.J. Rousseau Origine della disuguaglianza, 1754)

Ti voglio un bene pubblico è un gioco urbano che riflette su infrastrutture di divisione quali cancelli, muri, recinti che operano una partizione all'interno dello spazio urbano. Tutto ciò che ci circonda è fatto di muri e recinzioni; comprenderne il significato apre un approccio critico verso l’organizzazione normativa dello spazio. Ti voglio un bene pubblico gioca con le relazioni che lo spazio urbano permette, questiona l’accessibilità a spazi chiusi e si interroga sulla publicness degli spazi pubblici.

Approfondimenti su: ergonomicaproject.wordpress.com

e in Il palco di ‘Ti voglio un bene pubblico’ crea relazioni attraverso i muri urbani

 

 

TOUR

2021 Periferico Festival, Villaggio Artigiano Modena Ovest

2021 Orlando Festival, Quartiere Celadina di Bergamo

2020 PIA | Palazzina Indiano Arte, Firenze | Mostra. TVUBP - Esposizione Attraversabile di Materiali. Esposizione della documentazione dei processi di ricerca

2020 Padova, La Città che Verrà 

2019 progetto vincitore di Open-Creazione [Urbana] Contemporanea prodotto da e realizzato a Pergine Festival, In/visible Cities Gorizia, Indisciplinarte Terni, Zona K Milano.