IL SECONDO PARADOSSO DI ZENONE (2016)

Idea and performance: Elisabetta Consonni. Costumes: Elisabetta Consonni, Patrizia Drera

[ita below]

Zeno's second paradox, freely inspired by the mathematical paradox of Achilles and the turtle, is a slow motion walking of an astronaut, the slow-motion walker par excellence, from one point in the urban landscape to another. In spite of the continuous provocation to sudden actions to react to the surroundings, the astronaut resists in her gestures of slowness, expanding the duration of every action in an increasingly paroxysmal contrast with the reality around her. Always accurately in slow motion, she engages in everyday actions - drinking coffee at a café, getting on a bus, crossing a street - and interacts with those she meets. The result is a hypnotic and surreal apparition within the urban context, a real moviola that captures the attention of passers-by, an occasional audience, and becomes an invitation to abandon their everyday life for a moment and ask themselves about this extraneous apparition. 

The performance is a celebration of slowing down; a form of resistance against the rhythms of a system of production and consumption that wants more and more and faster. It is taking the time to turn an action elsewhere, allowing new perspectives of observation and action to flourish; it is the realization that even a slow movement can lead to a goal, without making us lose the experience of the journey.

"On the afternoon of 15 May 2016, while a group of astronauts were crossing the city, a part of the neighbourhood was living and acting out its daily activities at an altered pace. The slow gesture of an ice-cream seller serving a cone to a customer, a pedestrian crossing in a time that seems endless, waiting for a bus are some of the actions that suspended the city of Milan. Through the practice of slowness, different people have been brought together in an experience that disrupts the rhythms of actions and breath itself. Is a city in slow motion a non-city? How many experiences and narratives are hidden in the practice of an oxymoron?" -   Fare Città. Arte pubblica e laboratorio by Costanza Mieli

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Il secondo paradosso di Zenone, liberamente ispirato al paradosso matematico di Achille e la tartaruga, è un lentissimo attraversamento spaziale di un’astronauta, camminatrice in slow motion per eccellenza, da un punto del paesaggio urbano ad un altro. Nonostante la continua provocazione a compiere azioni repentine per reagire agli stimoli a cui l’ambiente urbano la costringe, l’astronauta resiste in gesti di lentezza dilatando il tempo del loro compimento in un contrasto sempre più parossistico con la realtà attorno. Sempre fedelmente in slow motion, si cimenta in azioni quotidiane - bere un caffè al bar, salire su un autobus, attraversare le strisce pedonali - e interagisce con chi incontra. Si crea così un’apparizione ipnotica e surreale all’interno del contesto urbano, una moviola reale che cattura l’attenzione dei passanti, pubblico occasionale, e diventa un invito ad abbandonare per un attimo la loro quotidianità e interrogarsi su questa estranea apparizione. 

La performance è una celebrazione del rallentare; una forma di resistenza contro i ritmi di un sistema di produzione e consumo che vuole sempre di più e sempre più velocemente. È prendersi il tempo di far virare un’azione altrove, facendo fiorire nuove prospettive di osservazione e di azione; è la presa di coscienza che anche un movimento lento può portare ad un traguardo, senza farci perdere l’esperienza del tragitto.

“Nel pomeriggio del 15 maggio 2016, mentre un gruppo di astronauti attraversava la città, una parte del quartiere viveva e agiva le proprie attività quotidiane ad un ritmo alterato. Il gesto lento di una gelataia che serve il cono ad un cliente, l’attraversamento sulle strisce pedonali in un tempo che sembra infinito, l’attesa di un autobus sono alcune delle azioni che hanno sospeso la città di Milano. Tramite la pratica della lentezza, persone diverse sono state accomunate in un’esperienza che sconvolge i ritmi delle azioni e lo stesso respiro. Una città al rallentatore è forse una non città? Quante esperienze e narrazioni si nascondono nella pratica di un ossimoro?” - da Fare Città. Arte pubblica e laboratorio di Costanza Mieli

TOUR

2021 in Peraspera Festival, solo walking, Bologna (IT)

2019 in The Others Art Fair, solo walking, Torino (IT)

2019 in Festival Mastronauta, solo walking, Omegna (IT)

2019 in Strano Festival, solo walking con interviste agli abitanti e ricerca visuale di Diego Bianchi, Capestrano (IT)

2016 in Dencity, curata da Connecting Cultures, parata per 15 astronauti nel quartiere Solari, Milano (IT)

2013 in occasione della mostra di Connecting Cultures al Museo della Triennale: da Quarto Oggiaro a Triennale, Milano (IT)